In
questi mesi siamo stati additati, contrassegnati, etichettati con
diversi epiteti, ma di questo a noi poco importa.
Chiamateci
come meglio credete, da grillini a fascisti, da reazionari a
rivoluzionari sta di fatto che quando la massa riuscirà a
capire che stiamo lottando per la trasparenza come una condizione
preliminare per un cambiamento radicale oltre che fare da start up per lo
svolgimento di molteplici attività, forse solo allora le cose cominceranno davvero a cambiare, per adesso abbiamo nient'altro che timidi segnali.
L’affermazione
per legge della libertà di informazione, del diritto di sapere
è una condizione necessaria e come tale è un obiettivo
che dobbiamo, e stiamo cercando di perseguire con tutte le nostre
forze, ma, lo sappiamo, non è sufficiente.
Perché
facciamo parte di un sistema basato sull’opacità, il
segreto, l’omertà.
E il
sistema è tale perché assicura interessi consolidati a
vari livelli. Che molte volte usando anche la più sfrenata fantasia, non si riesce ad
immaginare.
Un
sistema dove non prosperano solo i corrotti, i camorristi o i
mafiosi. E’ anche, soprattutto, il sistema del privilegio, del
favore, della raccomandazione.
E il
sistema è tale perché tutto si tiene,insieme l' uno con l' altro, è cultura
prevalente, ha consenso diffuso Per questo la nostra diventa consapevolmente una lotta contro questo tipo di sistema, per una
rivoluzione culturale, sociale, economica, politica. Ricordiamolo
ancora una volta una lotta non facile e non breve.
Il
diritto ci consentirebbe di pretendere e ottenere le informazioni, ma
poi sappiamo che un diritto è reale quando viene
effettivamente esercitato, vissuto. Poi è necessario che si
vada a chiederle le informazioni ad usarle e diffonderle, perché
diventino patrimonio collettivo, perché vengano trasformate in
conoscenza e consapevolezza diffuse. Altrimenti ad una forma di
privilegio se ne sostituiscono altre.
Noi
siamo costantemente a caccia di dati cosiddetti pubblici, ma che
pubblici lo sono solo per pochi, per metterli effettivamente a
disposizione, se non di tutti, almeno dei tanti che possono accedere
alla rete.
Cerchiamo di monitorare quotidianamente le attività e gli atti
di Camera e Senato oltre che quelle delle varie case comunali
(municipi)
La
rete e le tecnologie connesse, hanno tanti problemi, ma costituiscono
anche il più formidabile dispositivo che abbiamo mai avuto per
combattere le asimmetrie informative.
Noi
attivisti movimentisti a cinque stelle Volla, come di altri comuni e
della intera Italia facciamo queste cose senza un solo centesimo di
finanziamento pubblico.sacrificando i nostri portafogli il nostro
tempo libero,che potremmo dedicare a ben altre cose, oltre che agli
affetti famigliari credendo di dare il nostro contributo nella
rivoluzione della trasparenza cercando di scardinare il sistema
instaurato fin anche nelle menti delle persone da lobby
partitocratiche che altro interesse non hanno che mantenere i
cittadini nel ignoranza affinchè possano riempirsi le
tasche di lecca lecca, e le casseforti, dei nostri,NOSTRI soldi.
la
trasparenza sai è come il vento
spegne i fuochi piccoli
accende quelli grandi
spegne i fuochi piccoli
accende quelli grandi
La Zanzara canterina
Scrive anche se non sa leggere,forse meglio il contrario
P.S. Domenico,da lassù scusaci se abbiamo usato\cambiato i versi di uno dei tuoi più grandi successi
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