Il Grillo canta sempre al tramonto
I “post” sul Blog e un Movimento senza leader:
“Casaleggio: Il cambiamento è anche nelle parole (…) per esempio “leader” per il M5S è una parola del passato, una parola sporca; leader
di che cosa? Vuol dire che tu attribuisci ad altri l'intelligenza e la
capacità decisionale, allora non sei neanche più uno schiavo, sei un
oggetto. Con le primarie è stato definito il leader del centrosinistra, ma cosa vuol dire? Se facessimo un’analisi del significato della parola…
Fo: È questo che bisogna fare…
Casaleggio: Dietro la parola “leader”
non c’è nulla. Prendiamo Occupy Wall Street: a New York si è svolta una
manifestazione spontanea contro gli istituti di credito in cui i
manifestanti si sono autodefiniti “Occupy Wall Street” […]. Un fenomeno
che poi è dilagato: “Occupy Madrid”, “Occupy Toronto”… Quell’espressione
è diventata uno slogan, ma nelle varie manifestazioni non è mai emerso
un leader, l’importante era il movimento. David Graeber, antropologo e attivista anarchico, lo ha definito leaderless, “senza leader”
[…]. Rientra nel concetto stesso di comunità. Basti pensare alla
comunità degli Amish. […] La parola leaderless è una parola nuova. La
rete favorisce questo cambiamento lessicale. Beppe e io ci esercitiamo ogni giorno sul blog, scriviamo insieme i testi.
Fo: Molti sono curiosi di sapere come fate…
Grillo: Il post
nasce ogni giorno dopo cinque-sei telefonate in cui scegliamo
l’argomento. Gianroberto ha la sintesi, io ho l’analisi. Io parlo,
parlo, parlo… Tutto nasce dal confronto e dalla conversazione.
Casaleggio: Ogni tanto parlo anch’io… Grillo:
Ogni tanto lo lascio parlare. […] Qualche tempo fa è stata fatta
un’analisi pseudoscientifica del linguaggio del nostro blog ed è stato
scoperto che dentro ci sono cinque personalità diverse… cinque autori
ben distinti!”
Le “Parlamentarie”:
“Casaleggio: Il Pd ha fatto le primarie per eleggere un presunto leader,
dico presunto perché in Italia non c’è il premierato. […] Loro hanno
usato un metodo, noi ne usiamo un altro […]. Abbiamo operato una
selezione di candidati, le parlamentarie. Una votazione solo online per
1400 cittadini che si sono candidati […].
Fo: Molti hanno detto che il vostro metodo non era abbastanza trasparente.
Casaleggio:
Balle, è vero il contrario. I candidati erano persone nate sul
territorio: chi ha votato, grosso modo, conosceva i candidati perché di
frequente erano persone vicine al MoVimento, si erano incontrate… Quindi
le liste elettorali sono state realmente votate dal basso.
Fo:
Passiamo all’altra critica che vi rivolgono: i votanti alle
parlamentarie sono stati troppo pochi rispetto ai 250.000 iscritti al
MoVimento.
Casaleggio:
Sono stati pochi per una precisa scelta politica, altrimenti bastava
dire che poteva votare chi inviava la sua email e avremmo avuto subito 2
o 3 milioni di persone. Cosa ci voleva? Siamo seri… […] C’è stata
probabilmente anche un po’ di pigrizia o sottovalutazione da parte degli
iscritti perché solo 40.000 su 250.000 hanno inviato i documenti
digitalizzati. […] Abbiamo già fatto miracoli. La via è questa. […]
Fo: Se ho capito bene, quando saranno eletti, ogni sei mesi ci sarà una verifica dell’operato, giusto?
Casaleggio:
No, perché chiunque può verificare quotidianamente l’operato del
portavoce eletto. Già adesso i ragazzi eletti nei comuni possono essere
controllati sulla rete ogni giorno dai loro elettori. E se qualcosa non
funziona perché va contro le linee del MoVimento vengono messi sotto
osservazione e, nel caso, in croce.
Fo: Cosa vuol dire messi in croce?
Casaleggio:
Vuol dire che sulla rete arriva immediatamente uno tsunami tale che
questa persona deve spiegare, giustificare le sue azioni. In Lombardia
un candidato non aveva dichiarato di appartenere alla massoneria: è
stato scoperto ed è stato escluso dalle votazioni… […] Chi dichiara il
falso è oggetto dello sdegno dei votanti. […]
Fo: Quindi niente dimissioni?
Casaleggio:
No, le dimissioni non esistono, perché in Italia non abbiamo il vincolo
di mandato. Il MoVimento non può far dimettere nessuno. Se vuoi ti
dimetti, se non vuoi non ti dimetti. L’unica cosa che ha fatto Beppe è
negare l’utilizzo del simbolo a chi andava contro le regole. […] Beppe è
stato dipinto come un dittatore, ma il Pd ha espulso decine di suoi
rappresentanti nel più assoluto silenzio dei media”.
I “talk-show”:
“Grillo:
Un altro motivo per cui ci attaccano è la partecipazione dei nostri
rappresentanti in tv. Dicono che non vogliamo che vadano in televisione.
Non è vero! Noi non vogliamo che partecipino ai talk show […].
Casaleggio: Il talk show
è una cosa, l’informazione è un’altra. Se vengono a intervistarti sulla
tua attività di sindaco a Parma è giusto che tu faccia l’intervista.
[…] Diverso è un talk show dove si discute del nulla
[…], si aizza una lotta tra galli per il dio share. […] Tu parli ma se
la telecamera si sofferma sul naso che ti cola, quello che dici nessuno
lo ascolta più. […] Parliamo del caso di Bologna (il ritiro dell’uso del
simbolo alla consigliera comunale Federica Salsi in seguito alla sua
partecipazione a Ballarò e a sue dichiarazioni successive, N.d.A.). Qui
va fatto un discorso sul rispetto delle regole. In una comunità non puoi
andare contro le regole, altrimenti non esiste la comunità. La regola
in questo caso è che i rappresentanti del MoVimento sono portavoce della
comunità che li ha eletti e possono parlare per ciò che la comunità li
ha incaricati. Non puoi andare in tv a parlare dell’Imu a nome del
MoVimento oppure dei finanziamenti regionali senza l’assenso della base.
Grillo:
Se sei eletto consigliere comunale e vuoi parlare dei problemi di
Bologna in tv lo puoi fare, ma dal momento in cui tu esprimi un parere
di politica nazionale e internazionale, non lo puoi fare a nome del
MoVimento. Come consigliere tu non hai questa facoltà. […]”.
Soldi e tetto alla richezza:
“Casaleggio:
[…] Al denaro andrebbe attribuito un peso marginale nella società
perché in sostanza è una forma di scambio di beni. Nessuno dovrebbe
possedere più di un certo livello di beni materiali, un massimo di 3 o 4
milioni di euro. Non è un discorso francescano ma politico. L’accumulo
di denaro non va d’accordo con la democrazia. Chi concentra molto denaro
può influenzare la società, piegare la politica e quindi la gestione
della cosa pubblica ai suoi interessi. Gli esempi li abbiamo davanti
agli occhi eppure fatichiamo a capire. Finché il denaro rimarrà
concentrato nelle mani di poche persone e le banche disporranno del
potere attuale, la democrazia rimarrà un puro esercizio retorico, una
caricatura di se stessa. […]”.
Le politiche:
“Grillo:
Io credo che se il presidente del Senato Schifani si è lasciato
scappare che bisogna fare una nuova legge elettorale per bloccare il MoVimento 5 Stelle,
altrimenti va all’80 per cento, vuol dire che ci temono davvero e che
hanno stime diverse dalle nostre. Può succedere di tutto, anche qualcosa
di veramente clamoroso con l’entrata in parlamento di 80-100 nostri
rappresentanti.
Fo: Ma la sinistra non può mettersi con la destra contro di voi, sarebbe osceno.
Casaleggio:
Scusa, ma pensi che ci sia qualche partito fra quelli tradizionali che
si faccia scrupolo a inventarsi balletti con giravolte del genere? Vuoi
la mia previsione? Se il M5S avrà una forte
rappresentanza, Pd, Pdl, Sel, Udc, forse Ingroia, daranno vita a un
governissimo, come è avvenuto per il sostegno a Monti, non cambierà
nulla.
Fo: Perché la sinistra deve fare il governissimo?
Casaleggio: Per il semplice motivo che non avranno i numeri per governare da soli”.
Provocazioni:
“Casaleggio:
Non deve essere un caso che non esista un papa che si sia fatto
chiamare Francesco. Noi abbiamo scelto appositamente la data di San
Francesco per la creazione del MoVimento. Politica senza soldi. Rispetto
degli animali e dell’ambiente. Siamo i pazzi della democrazia, forse
molti non ci capiscono proprio per questo e continuano a chiedersi chi
c’è dietro. […]
Grillo:
[…] Ritorno a san Francesco, è il nostro riferimento. Tu hai fatto uno
spettacolo su di lui. Se san Francesco avesse avuto all’interno del suo
gruppo, che so, tre prelati di Roma, come sarebbe andata? Sarebbe finito
il francescanesimo se lui li avesse accettati?
Fo:
[…] C’è il cardinale Colonna […] è lui che lo presenta al papa. “Di che
hai bisogno?” chiede Innocenzo III. E Francesco: “Vorrei avere il
permesso di […] raccontare il Vangelo parlando la mia lingua, cioè il
volgare”. Una pratica allora del tutto proibita. Bene, dice il papa,
allora mandiamolo a predicare tra i porci […] Quando Francesco torna,
puzza di sterco come un maiale e dice: “È stato meraviglioso, li ho
abbracciati e baciati e loro hanno fatto altrettanto con me” e abbraccia
il papa, che schifato si ritrae: “Cazzo, sei pieno di merda!”. “Scusa,
scusa. Ho abbracciato dei maiali.” […] Colonna mette sull’avviso il papa
che voleva schiaffare Francesco in galera: “Così tu pensi di buttarlo
in galera e farlo picchiare dai tuoi sbirri, magari ammazzarlo? Attento a
te! Lui non è uno qualsiasi, lui è figlio ed è anche padre di tutti
quelli che stanno qui fuori e lo aspettano. Guai se togli solo un pelo a
uno che ha una famiglia così!”. […]
Grillo: Bellissima storia!
Fo:
Te l’ho raccontata perché tu la prendessi a esempio. Il non reagire li
fa impazzire, perché quello che vogliono è che tu vada fuori di matto.
Non cadere in questa trappola. Sei troppo, troppo più forte. […]
Grillo:
C’è da dire che noi abbiamo due facce: una è costituita da
un’organizzazione manageriale, di strategia e di comunicazione, l’altra è
quello che sono io, la strada, la piazza, la gente”.
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