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lunedì 7 gennaio 2013

lo strano caso delle aiuole che spariscono

           lo strano caso  delle aiuole che spariscono

  analisi semiseria ma non troppo della condizione  di disaggio  che  vive l' ormai minoranza vegetale a Volla
C’è stata molta indecisione prima  di  scrivere  questo  post, sono stati presi in considerazioni  molti modelli di scrittura ma  abbiamo  scelto  quello  che probabilmente  risulta essere il più consono alle nostre vicissitudine, o meglio  lanciare  grandi  frecciate  con la punta  intrisa di  sarcasmo  affinchè  chi  ne  venga  colpito  possa assaporare  a sua  volta   il  riso amaro  che  siamo  costretti  ogni  giorno ad ingoiare.

Mentre ovunque fervono i preparativi  per  far insediare il nuovo  ordine nazionale  noi , ( almeno io) mi  preoccupo di  una  cosa che in tanti   ritengono meno importante.
Adesso, proprio in questo momento, vorrei sapere che rumore fa un ventenne che cade, farà sicuramente uno strano rumore,ma sarà lo stesso rumore di un albero che cade.

  SECONDO SCENARIO

Solo un pugno di case era  il 1980    e  Volla  non  era altro che un pugno  di case.
Non c'era veramente nessuno e quei  pochi non erano tanto abituati agli 'stranieri' niente di stravagante o di straordinario,a guardarlo quel piccolo paesino era un piacere, piano piano se n'è andato. In punta di piedi l'ho visto cambiare direzione, ha lasciato le campagne per svoltare verso il cemento.
Ora rimangono solo pochi  alberi, spenti nelle strette  aiuole, che sono solo un inganno, un tranello per indurci a credere che  viviamo  nel verde  e ricordarci che siamo stati la patria del friariello.
E se tutti gli alberi di Volla iniziassero a sparire, lentamente, inesorabilmente senza lasciare la minima traccia della loro esistenza, se non qualche piccolo particolare? magari  soltanto  per far spazio a costose monovolume usate per accompagnare a scuola i bambini. Molti dei figli di quelle modeste famiglie hanno saputo trovarsi una buona strada ed emanciparsi a dispetto della partenza in difetto.
Gli alberi, nessuno li cerca  solo perchè non hanno  un nome ed un cognome, un  albero purtroppo non  vota.
Furtivamente e persistentemente, 'mani ignote' (in realtà, notissime, se solo si avesse la volontà di volerle scoprire) hanno già fatto sparire dalle poche strade alberate di questo paese una quantità spropositata di esseri  inermi.
Stringe il cuore vedere alberi di venti anni tagliati a fette e vedere poi che stranamente il tronco non presenta alcuna malattia,questo disturba parecchio la mia coscienza ed un grosso dubbio mi viene.
Le ragioni di queste sparizioni non suscitano nessuna domanda, agli smarriti cittadini di Volla? essi non si chiedono perché? le ragioni ?esclusivamente legate ad esigenze di privati cittadini ai quali i viali alberati ostruiscono l'accesso ad un potenziale garage o ad uno spazio in cui, comunque, poter parcheggiare veicoli o decurtano la quantità di luce naturale di cui le proprietà di loro appartenenza potrebbero, invece, beneficiare,  o per  altri  indicibili motivi. Sia come sia, son tutte ragioni che nulla hanno a che vedere con quanto in genere si intende per 'pubblica utilità' il fatto che assolutamente nulla venga intrapreso dalle autorità "competenti" (si fa  per dire ovviamente)  nei  confronti di mandanti (ed esecutori) di questi atti disgraziati ci lascia  tanti, troppi interrogativi.
Così insieme agli alberi,alle aiuole, spariscono pure i dubbi e la storia procede benissimo. ...

Ora  e tardi ,basta domande! Le domande, specialmente se messe in un’asfissiante successione, sono assillanti, spesso fastidiose. Per alcuni scomode.

La ZANZARA VERDE

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