lo strano caso delle aiuole che spariscono
analisi semiseria ma non troppo della condizione di disaggio che vive l' ormai minoranza vegetale a Volla
C’è stata molta indecisione prima di scrivere questo post, sono stati presi in considerazioni molti modelli di scrittura ma abbiamo scelto quello che probabilmente risulta essere il più consono alle nostre vicissitudine, o meglio lanciare grandi frecciate con la punta intrisa di sarcasmo affinchè chi ne venga colpito possa assaporare a sua volta il riso amaro che siamo costretti ogni giorno ad ingoiare.
Mentre ovunque fervono i preparativi per far insediare il nuovo ordine nazionale noi , ( almeno io) mi preoccupo di una cosa che in tanti ritengono meno importante.
Adesso, proprio in questo momento, vorrei sapere che rumore fa un ventenne che cade, farà sicuramente uno strano rumore,ma sarà lo stesso rumore di un albero che cade.
SECONDO SCENARIO
Solo un pugno di case era il 1980 e Volla non era altro che un pugno di case.
Non c'era veramente nessuno e quei pochi non erano tanto abituati agli 'stranieri' niente di stravagante o di straordinario,a guardarlo quel piccolo paesino era un piacere, piano piano se n'è andato. In punta di piedi l'ho visto cambiare direzione, ha lasciato le campagne per svoltare verso il cemento.
Ora rimangono solo pochi alberi, spenti nelle strette aiuole, che sono solo un inganno, un tranello per indurci a credere che viviamo nel verde e ricordarci che siamo stati la patria del friariello.
E se tutti gli alberi di Volla iniziassero a sparire, lentamente, inesorabilmente senza lasciare la minima traccia della loro esistenza, se non qualche piccolo particolare? magari soltanto per far spazio a costose monovolume usate per accompagnare a scuola i bambini. Molti dei figli di quelle modeste famiglie hanno saputo trovarsi una buona strada ed emanciparsi a dispetto della partenza in difetto.
Gli alberi, nessuno li cerca solo perchè non hanno un nome ed un cognome, un albero purtroppo non vota.
Furtivamente e persistentemente, 'mani ignote' (in realtà, notissime, se solo si avesse la volontà di volerle scoprire) hanno già fatto sparire dalle poche strade alberate di questo paese una quantità spropositata di esseri inermi.
Stringe il cuore vedere alberi di venti anni tagliati a fette e vedere poi che stranamente il tronco non presenta alcuna malattia,questo disturba parecchio la mia coscienza ed un grosso dubbio mi viene.
Le ragioni di queste sparizioni non suscitano nessuna domanda, agli smarriti cittadini di Volla? essi non si chiedono perché? le ragioni ?esclusivamente legate ad esigenze di privati cittadini ai quali i viali alberati ostruiscono l'accesso ad un potenziale garage o ad uno spazio in cui, comunque, poter parcheggiare veicoli o decurtano la quantità di luce naturale di cui le proprietà di loro appartenenza potrebbero, invece, beneficiare, o per altri indicibili motivi. Sia come sia, son tutte ragioni che nulla hanno a che vedere con quanto in genere si intende per 'pubblica utilità' il fatto che assolutamente nulla venga intrapreso dalle autorità "competenti" (si fa per dire ovviamente) nei confronti di mandanti (ed esecutori) di questi atti disgraziati ci lascia tanti, troppi interrogativi.
Così insieme agli alberi,alle aiuole, spariscono pure i dubbi e la storia procede benissimo. ...
Ora e tardi ,basta domande! Le domande, specialmente se messe in un’asfissiante successione, sono assillanti, spesso fastidiose. Per alcuni scomode.
La ZANZARA VERDE
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