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venerdì 10 maggio 2013
Pericolo disordini, Pdl in piazza a Brescia, forse Lunedì a Milano.
4 anni di cui 3 condonati per l’indulto, l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
Nitto Palma: "Processo anomalo"
chi è Nitto Palma?
Nel 2002 è stato promotore di un emendamento per reintrodurre l'immunità parlamentare.
Renato Brunetta: "I giudici distruggono la vita democratica"
chi è Renato Brunetta?
Nel 2008 si scaglia contro i "fannulloni" della Pubblica Amministrazione, minacciandone il licenziamento.
Nell'agosto 2008 il sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione pubblica 11 vignette satiriche pubblicate dai giornali, tra cui Il Foglio e Quaderni Padani, con una connotazione positiva del Ministro e negativa dei dipendenti statali, suscitando polemiche per l'utilizzo propagandistico di un sito istituzionale.
Nel febbraio 2009 il settimanale L'Espresso rivela che il libro "Microeconomia del Lavoro", di cui Brunetta è co-autore, è ampiamente basato sul più noto testo americano del 1980 (Labor Economics, prima edizione del 1970, edito da Prentice-Hall, Inc.) di Belton M. Fleisher e Thomas J. Kniesner, non citato nel testo italiano.
Il 2 aprile 2009 è entrato in polemica con la collega Mara Carfagna per aver dichiarato che «Il lavoro pubblico è stato usato per tanto tempo come un ammortizzatore sociale, soprattutto da parte delle donne che uscivano a fare la spesa in orario di lavoro»
Il 27 maggio 2009 una sua dichiarazione sui poliziotti («Bisogna mandare i poliziotti per le strade. Ma non è facile farlo: non si può mandare in strada il poliziotto panzone che non ha fatto altro che il passacarte, perché in strada se lo mangiano») scatena polemiche da parte dei sindacati di polizia.
Nella stessa occasione propone lo scioglimento dell'antimafia: «La mafia dev'essere affrontata in modo laico e non ideologico. Se della mafia facciamo un simbolo ideologico, con la sua cultura, la sua storia e così via, rischiamo di farne un'ideologia e come tale, alla fine, produce professionisti di quella ideologia proprio nei termini in cui ne parlava Sciascia, professionisti dell'antimafia»
L'11 settembre 2009, a Gubbio, nel suo intervento alla scuola di formazione del Popolo della Libertà, ha rivolto accuse al mondo del cinema, "riesumando" il termine Culturame. Al ministro ha replicato Citto Maselli, con queste parole: «Non è un caso che Brunetta usi la parola 'culturame' che è stata la bandiera di Mario Scelba negli anni delle peggiori repressioni nei confronti delle culture e della vita democratica del nostro Paese. Il tono, l'arroganza e il semplicismo di Brunetta parlano da soli»
Il 15 settembre 2009, per rispondere ad un articolo del settimanale L'Espresso critico nei confronti dei risultati della battaglia contro i "fannulloni", Brunetta utilizza la prima pagina del sito istituzionale del Ministero, titolando a caratteri rossi Il bluff de L'Espresso. L'iniziativa, difesa dal suo portavoce Vittorio Pezzuto come una «difesa dell'operato non della persona Renato Brunetta ma del Ministro Brunetta e di tutti gli uffici di Palazzo Vidoni», raccoglie molteplici critiche per utilizzo privato di un sito istituzionale.
Il 19 settembre 2009, al convegno del Pdl veneto a Cortina d'Ampezzo, afferma che «Ci sono élite irresponsabili che stanno preparando un vero e proprio colpo di Stato» e mette in contrapposizione «i compagni della sinistra per bene» e quella che definisce «la sinistra per male» o «di merda» alla quale augura «vada a morire ammazzata».Successivamente dichiara di non pentirsi di quanto affermato pubblicamente.
Il 28 settembre 2009, durante un dibattito in occasione della presentazione del libro di Stefano Livadiotti «Magistrati - l'ultra casta», Brunetta definisce «mostro» il Consiglio Superiore della Magistratura, in riferimento al fatto che gli equilibri all'interno di esso vengano pesantemente condizionati dalle correnti dell'Associazione Nazionale Magistrati, dichiarando altresì che i magistrati «forse si sono montati un po' la testa», e lamentando gravi carenze organizzative all'interno degli uffici.In risposta al ministro, l'ANM diffonde l'indomani un duro comunicato, nel quale si fa tra l'altro presente che i tagli operati dall'esecutivo di cui fa parte Brunetta, su suggerimento del dicastero di cui egli stesso è titolare, non hanno fatto altro che peggiorare una situazione già precaria in partenza.
L'11 settembre 2010, in una intervista a Il Giornale afferma che «Se non avessimo la Calabria, la conurbazione Napoli-Caserta, o meglio se queste zone avessero gli stessi standard del resto del Paese, l'Italia sarebbe il primo Paese in Europa»
Il 14 giugno 2011, al termine di una conferenza sull'innovazione nella pubblica amministrazione, una lavoratrice della Rete Precari, chiede di porre una domanda e viene invitata ad avvicinarsi dallo stesso Brunetta, ma quest'ultimo, una volta che la donna si presenta come appartenente alla rete dei precari della pubblica amministrazione, si rifiuta di ascoltarla allontanandosi velocemente dall'aula, dicendo "questa è la peggiore Italia". A seguito delle polemiche nate da questa affermazione il ministro chiarisce affermando di essersi riferito a chi tende agguati mediatici sfruttando la categoria dei precari, e non alla categoria stessa dei precari.
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