Tutto deve cambiare affinché nulla cambi, diceva – nel Gattopardo - Don Fabrizio al forestiero che tentava di mettere in piedi una nuova classe dirigente siciliana.
Alfano e gli scissionisti, hanno deciso di mettersi per fatti loro,un nuovo cartello politico almeno fino al momento in cui stiamo scrivendo non vogliono genuflettersi alle ultime disperate urla di rabbia di un capo vicino alla condanna
(politica e/o giudiziaria, decidete voi). Il dato politico è
l’incoerenza – divenuta ormai troppo troppo esagerata – di una cosa chiamata partito
imperniato a parole sul garantismo e sulla certezza della pena, temi
calpestati dalle necessità contingenti e personali del suo leader.
Vedere un partito basare le proprie scelte politiche circa le sorti di
un governo e di un paese sulle prospettive giudiziarie di un singolo
uomo, è aberrante. In questo senso, a Berlusconi è arrivato dai suoi un
segnale chiaro, sia da parte di chi ha consumato lo strappo, sia dai
fedelissimi cagnolini che fino all’ultimo hanno supplicato il voto di
fiducia. E alla fine, conti alla mano, Silvio ha dovuto cedere.
Lo strappo di Alfano e compagni ha alla base qualcosa di più di un
semplice scatto di dignità.
hanno inferto un’altra sconfitta, alla sinistra appunto, quella di
Bersani e D’Alema. Non solo il Pdl, ma anche il Pd esce mutato da questo
voto. Perchè Letta (Gianni+Enrico, è la stessa cosa) hanno ora in mano
le redini di entrambi i principali cartelli
italiani. In entrambi gli
schieramenti, sanno di poter contare su truppe sostanziose che nel
momento del bisogno non hanno esitato di dare il loro apporto.
Hanno
ucciso i vecchi, Berlusconi e D’Alema, per far resuscitare il
vecchissimo, la Democrazia Cristiana. Che si sta staccando, da destra e
da sinistra, per riabbracciarsi dopo tanto tempo. L’uccisione del leone
Silvio ha un messaggio: i poteri forti hanno deciso di abbandonare il
Cavaliere per puntare su un altro cavallo. Lo ha confessato lui stesso,
amareggiato per il mancato esito positivo della trattativa con
Napolitano, affidata a Letta detto o ZIO. Ciò giustifica la serafica
tranquillità dei Formigoni, Cicchitto e via dicendo, ciò giustifica la
disperazione della Santanchè.
Nessun commento:
Posta un commento