Il semplice Racconto (di fantasia) di chi si allontana amareggiato senza mai voltarsi, nemmeno per un “addio”
Tra qualche giorno sarò costretta a trasferirmi a Milano per lavoro ed allora finalmente posso dirvi tutto quello che penso, posso raccontare di tutto quello che ancora non riesco a capacitarmi di come i cittadini Bollesi riescano a vivere in questo paesello. Gli avvenimenti degli ultimi dieci anni dovrebbero far riflettere veramente tutti su come Bolla stia cadendo sempre di più in un tunnel senza via d’uscita e di come tutti in un modo o nel altro abbiamo contribuito a tutto questo.
Oggi mi chiedo, e vi chiedo “perchè” ?
Ho sentito molte persone parlare di politica,il mio stesso misero. precario, sottopagato lavoro e stato svenduto, frutto di una trattativa politica. Sono agghiacciata e terrorizzata da quelli che sono i loro discorsi, le loro idee, il loro modo di vedere paesano.
Qui non c’è nessuno che si salva, qui non ci sono i buoni e i cattivi, ma sicuramente deve esserci qualcosa di brutale e di totalmente primitivo che mi fa seriamente pensare che per questo paesello non ci sia veramente nulla da fare, che le persone non cambieranno mai e che non ci sarà mai una via d’uscita a tutto questo.
Ma come vi hanno ridotti. Siete tristi, ammalati. Siete terminali.
Vi bruciano, vi sporcano. marciscono le verdure. E voi zitti, perché dovete dare conto. Sempre più abituati alla sporcizia, sdraiati nel degrado sbadigliate dalla mattina alla sera. A breve vi faranno mangiare carne di cane, bere scolo e mendicare per strada.
E pensare che ci sono un mare di idioti cecati che ancora non hanno capito che certi individui del paesello li prendono per il culo. Fanno finta di odiarsi e poi sotto sotto fanno i loro interessi, con associazioni e cooperative talvolta sociali, fasulle.
Da 10 anni a questa parte questo avete permesso al BRIATORE di turno, ogni abuso ,dalla violazione di tipo PAESAGGISTiCO,fino ad impedire il libero transito di pedoni in terreni demaniali.
La vostra terra era unica, qui la terra abitava dentro le persone. L’avete svenduto ai mercenari, chiedendo favori. Stupidi favori. Siete debitori di chi vi piscia in testa.
Avete perduto onore e appartenenza. Ma che schifo siete? Ululate riti collettivi su Facebook e poi vi vendete per una cazzuola di calce ricambiando con sorrisi ospitali e complicità da cantina.
Parlerò male di voi ovunque.
Vi dico addio per sempre, disgraziati.
Maria
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