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sabato 23 febbraio 2013
Parole guerriere
Discorso a piazza San Giovanni, Roma
Parole guerriere
Cercavamo una porta per uscire. Eravamo prigionieri del buio. Pensavamo di non farcela. Ci avevano detto che le finestre e le porte erano murate. Che non esisteva un’uscita. Poi abbiamo sentito un flusso di parole e di pensieri che veniva da chissà dove. Da fuori. Da dentro. Dalla Rete, dalle piazze. Erano parole di pace, ma allo stesso tempo parole guerriere. Le abbiamo usate come torce nel buio, come chiavi da girare nella serratura per andare altrove, in posti sconosciuti, verso noi stessi. E ora siamo fuori, siamo usciti nella luce e non ci siamo ancora del tutto abituati. Stringiamo gli occhi e, anche se sappiamo che stiamo percorrendo l’unica via possibile, abbiamo qualche timore, ed è normale. Quello che sta succedendo ora in Italia non è mai successo prima nella storia delle democrazie moderne. Una rivoluzione democratica, non violenta, che sradica i poteri, che rovescia le piramidi. Il cittadino che si fa Stato ed entra in Parlamento in soli tre anni. Abbiamo capito che eravamo noi quella porta chiusa, che le parole guerriere erano da tempo dentro di noi, ma non volevano venire fuori, pensavamo di essere soli e invece eravamo moltitudine. E adesso siamo sorpresi che così tante persone a noi del tutto sconosciute avessero i nostri stessi pensieri, le nostre speranze, le nostre angosce. Ci siamo finalmente riconosciuti uno nell’altro e abbiamo condiviso parole guerriere. Parole che erano state abbandonate da tempo, di cui si era perso il significato, sono diventate delle armi potenti che abbiamo usato per cambiare tutto, per ribaltare una realtà artificiale dove la finanza era economia, la menzogna era verità, la guerra era pace, la dittatura era democrazia. Parole guerriere dal suono nuovo e allo stesso tempo antichissimo, come comunità, onestà, partecipazione, solidarietà, sostenibilità si sono propagate come un’onda di tuono e sono arrivate ovunque annientando la vecchia politica. Siamo diventati consapevoli della realtà. Sappiamo che possiamo contare solo sulle nostre forze, che il Paese è in macerie e che quello che ci aspetta sarà un periodo molto difficile, ci saranno tensioni, problemi, conflitti, ma la via è tracciata. L’abbiamo trovata questa via e ci porta verso il futuro, un futuro forse più povero, ma vero, concreto, solidale e felice. C’è una nuova Italia che ci aspetta. Sarà bellissimo farne parte.
mercoledì 20 febbraio 2013
200 milioni di euro di debito con le banche pagheremo anche i debiti del PD?
Vi piacerebbe avere il potere di spendere e spandere, di indebitarvi perchè tanto, a insaputa del
popolo bue, gli addebitate i vostri sciali? Si? Come si fa? Si va a scuola dal PD.
Leggetevi sul Fatto quotidiano in edicola
l'articolo a firma di Stefano Feltri su l'ultima perla piddiina.
E prendetela con filosofia: 200 milioni di euro di debito con le banche, non sono un debituccio, ma il Pd che evidentemente ha vissuto al di sopra dei propri mezzi, non si preoccupa, mica come quei fessacchiotti degli italiani che si ammazzano per 1000 euro di debito con lo Stato , e non potendo onorarli vengono privati di mezzi di lavoro, di casa, di pensioni, di risparmi e sputtanati come pericolosi EVASORI! NOOOO, loro non son nessuno, e i migliori sono i migliori... rassegnatevi , loro le leggi se le fanno al momento giusto e nel silenzio stampa!
Bisogna risalire agli anni 2000 quando i DS ristrutturarono il
debito del PCI, per un po' ando tutto bene, ma poi si unirono con la
Margherita ed allora procedettero alla divisone dei beni fra i 2
partiti e nacque il PD, secondo me il sistemausato per aggiustare la cosa ricorda certi imprenditori che
amano le scatole vuote, onde non onorare i debiti; infatti il DS resta, come scatola vuota o
vuotata, il patrimonio immobilare enorme, viene sparso fra fondazioni
non formalmente legate ai Ds, o donato alle sezioni. Il DS non ha una
lira, ma resta in piedi, altra vicenda strana.
Ma in questo modo Le Banche restano a becco asciutto, non riescono a penetrare
nel labirinto di sezioni e Fondazioni ed a incrinare la resistenza
dei migliori che comunque guai non ne passeranno e le care banche
non perderanno una lira...interviene la magia!
La soluzione è stata facile:
pagheremo noi contribuenti! Unicredit,
Efibanca del gruppo Banca popolare, Intesa, verranno pagate dallo
Stato grazie ad una legge farina del sacco del duo Prodi/ d'Alema,”
firmata dal governo Prodi 1998 e ritoccata nel 2000 dalla presidenza del Consiglio quando a
Palazzo Chigi sedeva D'Alema, dopo la magica pozione la leggina si trasforma ed estende la garanzia statale
pensata per i giornali sovvenzionati a "soggetti diversi dalle imprese editrici concessionarie".
Insomma, qualora gli istituti di credito non riusciranno ad avere indietro gli immobili, toccherà allo Stato
(e quindi ai contribuenti italiani) colmare il buco ( Il Giornale)
Capite italiani sognanti e dormienti come e perchè il nostro paese è quello che paga in assoluto nel mondo conosciuto
più tasse? Capite il perchè di assurde sceneggiate di macchine civetta che stazionano giornate avanti alle piccole
tabaccherie, alle farmacie, ai baretti che tirano l'anima con i denti? "sacre rappresentazioni" per il popolo bue: siamo
circondati da pericolosi evasori di caramelline e persino cappuccini... via il contante quindi, bofonchia Bersani e voi ,
poveri piccoli, gongolate! Le Banche aspetteranno ancora un po'... le commissioni sui pos , rendono miliardi, anche se
non fermano la malavita!
E così si estende, proprio nel momento in cui i ds si indebitavano con le
Banche ( un caso, ovviamente), la garanzia statale ai partiti
insolventi , la solita coincidenza buggerona, la forma è tutto,
arriva a trasformazioni alchemiche vertiginose. Tanto noi non possiamo sfuggire, possiamo al massimo suicidarci .. e
anche questo lo silenzieranno!
Inviato da Marista Urru.
domenica 17 febbraio 2013
Un Cittadino
Pubblichiamo la lettera di un cittadino e sulle ragioni che lo porteranno a votare il Movimento 5 Stelle.
![](https://fbcdn-profile-a.akamaihd.net/hprofile-ak-snc6/276032_100003378368961_671335111_q.jpg)
Egregi governanti tecnici, Egregi facenti parte della casta privilegiata di questa nazione, Egregi candidati di tutti i vecchi e superati partiti politici;E tu, hai già scelto chi votare?
Questa mattina voglio fare una riflessione, cercare di capire perché milioni di persone, non tesserate, non invitate singolarmente e senza alcuna promessa, o profitto, si riversano a migliaia nelle Piazze dove parla Grillo.
Intanto mi preme dire che non è vero che il M5S è formato da estremisti di sinistra, come dice il Signor Berlusconi, né di destra, ma da gente come me che ormai è stanca della Vostra tracotanza, nell'amministrare, nel legiferare contro il popolo lavoratore, nel rubare e nel non volere ammettere tutti i Vostri efferati errori del passato e del presente.
Il M5S è formato da gente che ha finalmente deciso che in questa nostra Nazione è arrivato il momento di cambiare. Per anni avete continuato a spremere il popolo con leggi a favore dei politici, della casta, delle banche, di enti inutili, di settori privilegiati della società e avete premiato Amministratori Delegati di tanti enti tipo l'IRI, Ferrovie dello stato, Alitalia e tanti altri, coprendoli di milioni nonostante le rovinose amministrazioni.
Avete ridotto la Scuola Pubblica al lumicino e finanziato le scuole private dei ricchi, avete tagliato nella Sanità dopo aver costruito un esercito di baroni corrotti che collusi con l'industria della medicina hanno rubato a piene mani.
Avete annullato la meritocrazia in tutti i settori del lavoro facendo proliferare un esercito di gente incapace, anche soltanto di pensare, in tutti i settori della Pubblica amministrazione.
Vi siete arricchiti a danno del popolo in tante forme più o meno lecite, gestite banche ed istituti assicurativi, patronati, sindacati e, adesso, accusate, in modo dispregiativo, Grillo e i suoi seguaci di essere Populisti.
Credetemi, personalmente, dal momento che i movimenti populisti tendono a combattere i cattivi governi e governanti per elevare lo stato sociale delle classi più povere, essere indicato come POPULISTA mi ONORA e mi riempie d'orgoglio e poi, sentirmelo dire da gente del Vostro alto livello morale, in modo dispregiativo, diventa, per me, ancora di più, motivo di spinta, di voglia di lottare.
Per la prima volta, dopo tanti anni di voto regalato a questo o a quell'altro personaggio, ho la certezza che il mio voto sarà servito a qualcosa.
Voterò il Movimento 5 Stelle perché credo sia l'unico che possa portare questo Vostro arrogante e marcio sistema a rivedere leggi e privilegi in favore dei pochi e a danno dei molti. Voterò il M5S perché grazie a loro si potrà spazzare un bel po' di gente inutile, inquisita, corrotta, corruttrice, ladra, fondamentalmente disonesta fuori dal NOSTRO parlamento, dal senato e da molti enti e uffici pubblici.
Sono certo che, dopo la mezzanotte del 25 prossimo, anche alla Bocconi incominceranno a rivedere i testi di economia e, forse, se altri tecnici saranno chiamati a dire la loro, agiranno certamente meglio di quanto ha fatto la squadra di Bocconiani che ci ha letteralmente rovinati. Spero che questa riflessione venga condivisa da tanti giovani, spero che in futuro non guarderanno più alle lusinghe, promesse, o ideologie ma soltanto al benessere collettivo, infatti, se tutti stanno bene non si correrà mai il rischio di una rivoluzione ma, se come in questi ultimi anni saranno i più poveri, i lavoratori e i più deboli a dover pagare il conto per continuare ad ingrassare la casta corrotta, la rivoluzione, quella vera, quella giacobina, quella fatta per il tozzo di pane che è la più terribile, è dietro l'angolo.
Signori politici della vecchia casta, spero che passiate felicemente, tra i Vostri lecchini e tirapiedi prezzolati, questa ultima domenica, perché mi sa tanto che, dalla prossima domenica in poi, anche loro vi abbandoneranno cercando il nuovo padrone a cui leccare le mani.
Con osservanza, Casimiro Bellone.
![](https://fbcdn-profile-a.akamaihd.net/hprofile-ak-snc6/276032_100003378368961_671335111_q.jpg)
Grazie a Movimento Cinque Stelle Mascalucia
sabato 16 febbraio 2013
QUARANTADUE PER CENTO
Esito del sondaggio in Italia : Movimento 5 Stelle al 42 %.
La situazione politica italiana è estremamente confusa e complessa, soprattutto se vista da paesi esteri.Ci sono giunte moltissime email sia in Italia ma anche qui all'estero per fare chiarezza sul fenomeno Grillo e sulle sue reali quote politiche.Spinti da non deludere i nostri ormai numerosi lettori abbiamo dato incarico ad una nota agenzia di sondaggi estera di farne uno su un campione di 10.000 individui dislocati in tutta Italia.
L'esito ci letteralmente stupito in quanto nettamente in contrasto rispetto ai vari sondaggi nazionali che solo recentemente stanno cominciando a dare un piccolo rilevo a tale nuovo fenomeno politico. Tale esito trova però riscontro nel gran numero di lettori che ci chiedono di fare luce su una situazione da loro percepita distante dalla realtà.Infatti molti di loro non riescono a trovare una spiegazione razionale sufficientemente valida che chiarisca come sia possibile che nonostante molti amici, conoscenti e parenti parteggino per il Movimento Cinque Stelle, quest'ultimo sia così basso nei sondaggi e così poco citato. Al fine di non deludere i nostri lettori vi comunichiamo che il risultato dei sondaggi è stato che Grillo è il primo "movimento" politico in Italia con un netto 42%. Staccando di netto tutti gli altri partiti compreso il PD. Trova conferma anche dalle nostre reti sociali qui in Italia.
http://24italia.it/completa.php?titulo=6552
La situazione politica italiana è estremamente confusa e complessa, soprattutto se vista da paesi esteri.Ci sono giunte moltissime email sia in Italia ma anche qui all'estero per fare chiarezza sul fenomeno Grillo e sulle sue reali quote politiche.Spinti da non deludere i nostri ormai numerosi lettori abbiamo dato incarico ad una nota agenzia di sondaggi estera di farne uno su un campione di 10.000 individui dislocati in tutta Italia.
L'esito ci letteralmente stupito in quanto nettamente in contrasto rispetto ai vari sondaggi nazionali che solo recentemente stanno cominciando a dare un piccolo rilevo a tale nuovo fenomeno politico. Tale esito trova però riscontro nel gran numero di lettori che ci chiedono di fare luce su una situazione da loro percepita distante dalla realtà.Infatti molti di loro non riescono a trovare una spiegazione razionale sufficientemente valida che chiarisca come sia possibile che nonostante molti amici, conoscenti e parenti parteggino per il Movimento Cinque Stelle, quest'ultimo sia così basso nei sondaggi e così poco citato. Al fine di non deludere i nostri lettori vi comunichiamo che il risultato dei sondaggi è stato che Grillo è il primo "movimento" politico in Italia con un netto 42%. Staccando di netto tutti gli altri partiti compreso il PD. Trova conferma anche dalle nostre reti sociali qui in Italia.
http://24italia.it/completa.php?titulo=6552
mercoledì 6 febbraio 2013
Lettera agli Italiani
"L’Italia deve diventare una comunità, nessuno deve essere lasciato
indietro. E’ intollerabile, inumano, vedere le file di esodati,
sfrattati, disoccupati alle mense della Caritas mentre chi ha
sprofondato il Paese nella miseria si muove con la scorta, l’auto blu,
senza alcuna preoccupazione economica. I partiti sono i primi
responsabili di questa situazione, hanno occupato lo Stato, lo hanno
svenduto, spolpato da dentro. Ora, queste persone si presentano, grazie
ai giornali e alle televisioni che controllano, come i salvatori della
patria, proprio loro che l’hanno affossata, usata per i loro interessi.
L’Italia ha le tasse tra le più alte del mondo, uno dei maggiori debiti pubblici, un tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che ha fatto emigrare in pochi anni un milione e mezzo di ragazzi italiani, diplomati, laureati con il sacrificio dei loro genitori.
E’ ora di dire basta, questa commedia deve finire o finirà il Paese. Non abbiamo più tempo, dobbiamo mandarli tutti a casa. Tutti coloro che fanno parte di questo marcio sistema, devono andarsene, sparire, ma prima devono giustificare il loro eventuale arricchimento. Io non chiedo il tuo voto, non mi interessa il tuo voto senza la tua partecipazione alla cosa pubblica, il tuo coinvolgimento diretto, se il tuo voto per il M5S è una semplice delega a qualcuno che decida al tuo posto, non votarci. Questo Paese lo possiamo cambiare solo insieme, non c’è alternativa. Usciamo dal buio e torniamo a rivedere le stelle. Lo Stato deve proteggere i cittadini o non è uno Stato, per questo va istituito il reddito di cittadinanza. Io sono Stato, tu sei Stato, noi siamo Stato. Riprendiamoci l'Italia." Beppe Grillo
20 punti per uscire dal buio:
L’Italia ha le tasse tra le più alte del mondo, uno dei maggiori debiti pubblici, un tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che ha fatto emigrare in pochi anni un milione e mezzo di ragazzi italiani, diplomati, laureati con il sacrificio dei loro genitori.
E’ ora di dire basta, questa commedia deve finire o finirà il Paese. Non abbiamo più tempo, dobbiamo mandarli tutti a casa. Tutti coloro che fanno parte di questo marcio sistema, devono andarsene, sparire, ma prima devono giustificare il loro eventuale arricchimento. Io non chiedo il tuo voto, non mi interessa il tuo voto senza la tua partecipazione alla cosa pubblica, il tuo coinvolgimento diretto, se il tuo voto per il M5S è una semplice delega a qualcuno che decida al tuo posto, non votarci. Questo Paese lo possiamo cambiare solo insieme, non c’è alternativa. Usciamo dal buio e torniamo a rivedere le stelle. Lo Stato deve proteggere i cittadini o non è uno Stato, per questo va istituito il reddito di cittadinanza. Io sono Stato, tu sei Stato, noi siamo Stato. Riprendiamoci l'Italia." Beppe Grillo
20 punti per uscire dal buio:
- Reddito di cittadinanza
- Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa
- Legge anticorruzione
- Informatizzazione e semplificazione dello Stato
- Abolizione dei contributi pubblici ai partiti
- Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni
- Referendum propositivo e senza quorum
- Referendum sulla permanenza nell’euro
- Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese
- Unasolaretetelevisivapubblica,senzapubblicità,indipendentedaipartiti
- Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato
- Massimo di due mandati elettivi
- Legge sul conflitto di interessi
- Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica
- Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali
- Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza
- Abolizione dell’IMU sulla prima casa
- Non pignorabilità della prima casa
- Eliminazione delle province
- Abolizione di Equitalia
venerdì 1 febbraio 2013
IL DE-MERITATO SORTEGGIO...
Venerdì 01 febbraio 2013, presso
la casa comunale di Volla, si è riunita la commissione elettorale per
deliberare circa le modalità di scelta degli scrutatori per le prossime
elezioni politiche che si terranno il 24 e 25 febbraio p.v..
Nonostante la prassi in uso
consolidato sia stata da sempre quella della “nomina consiliare”, finalmente, “non
si sa in base a quale fonte d’ispirazione”, la commissione ha optato per la
scelta mediante “sorteggio pubblico”, tant'è vero che già nel pomeriggio dello
stesso giorno, sul blog personale dell’assessore alla trasparenza Agostino
Navarro campeggiava il seguente comunicato:
“Gli scrutatori per le
elezioni sono stati scelti con il sorteggio pubblico dall'albo comunale…
In merito alla scelta degli scrutatori in vista delle prossime elezioni
politiche è stato scelto il metodo più giusto e trasparente del sorteggio
pubblico dall'albo comunale degli iscritti. Il passaggio dal metodo della
“nomina consiliare” (per intenderci quello utilizzato negli ultimi anni) a
quello del “sorteggio pubblico” è stato formalmente deciso all'unanimità dalla
Commissione elettorale presieduta dal Sindaco Guadagno ed annoverante sia esponenti
di maggioranza (Scarpato, Aprea) che di opposizione (De Simone). Sempre per
decisione della Commissione, il sorteggio si è svolto nel pomeriggio di oggi
presso gli uffici del settore servizi demografici alla presenza dei cittadini,
di alcuni Consiglieri di maggioranza e di opposizione e della Segretaria
Generale dell’Ente.
Nonostante la legislazione vigente preveda la “nomina consiliare”,
molti degli esponenti dell’attuale Amministrazione, durante la campagna
elettorale delle scorse amministrative, stigmatizzarono il metodo della nomina
e si dissero disponibili, una volta vinte le elezioni, a “cambiare musica”.
Nella seduta di Commissione elettorale tenutasi stamattina si è tenuto fede all'impegno preso in campagna elettorale con i cittadini.
L’elenco dei sorteggiati, sia titolari che supplenti, sarà affisso
presso l’Albo pretorio e/o pubblicato sul portale web istituzionale del Comune.”
Il gruppo Vollese del MoVimento
5 Stelle si rammarica nell'apprendere che il suddetto assessore ignori il fatto
che da parte del MoVimento 5 Stelle sia stata avanzata una richiesta protocollata
(n. prot. 406 del 08/01/2013) nella
quale si chiedeva che la scelta degli scrutatori avvenisse per sorteggio
pubblico; ricordiamo inoltre che una richiesta simile era stata già avanzata
(n. prot. 65134 del 12/04/2012) in occasione delle elezioni amministrative da
tenersi nel comune di Volla nel 2012, indirizzata anche a tutti gli esponenti
politici locali, che siedono e sedevano nel consiglio comunale, pertanto ampiamente
pubblicizzata e nota.
Per di più il gruppo locale del MoVimento
5 Stelle auspicava, come riportato nel comunicato stampa successivo alla
richiesta che il sorteggio avvenisse con
azione combinata tra meccanismi di rotazione e di premialità per chi si trova
in stato di disoccupazione, per gli studenti o per persone con basso reddito,
attraverso il sorteggio verrebbero valorizzati maggiormente i principi di
trasparenza e pari opportunità per i cittadini vollesi, nel corso delle future
consultazioni elettorali e referendum.
In conclusione, il gruppo Vollese
del MoVimento
5 Stelle ritiene che la scelta del sorteggio pubblico non vada sbandierata come
una vittoria di qualsivoglia amministrazione politica, ma come un atto dovuto per
affermare i principi di trasparenza ed imparzialità nei confronti della
cittadinanza.
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